Foratura dei lobi

L’attrezzatura consigliata per eseguire la foratura del lobo dell’orecchio è costituita da un Dispositivo Medicale specifico che utilizza apposite Capsule monouso contenenti l’orecchino completamente nascosto e protetto (incapsulato), ciò per evitare di contaminarlo ed evitare di ferire l’orecchio a seguito di movimenti bruschi. I dispositivi per la foratura dell’orecchio ed i relativi orecchini confezionati in capsule monouso sterili sono stati progettati per praticare la foratura dell’orecchio nelle zona del lobo auricolare. Qualsiasi diverso utilizzo in altre zone del corpo non rispetta le indicazioni del produttore e non è consentito.


Anche se il cosiddetto “piercing” al lobo auricolare sembra un intervento semplice e banale, si tratta pur sempre di una piccola ferita che, se non trattata correttamente, può dar luogo ad inconvenienti di varia natura. Vediamo come prevenirli.

Nelle 24 ore successive all’ intervento, è importante non toccare la parte forata con le mani sporche, né girare l’orecchino.
Successivamente, si consiglia di lavare da entrambi i lati i lobi con acqua e sapone neutro per evitare che residui di polvere, sebo o altro possano dare luogo ad un’infezione. Dopo il secondo giorno è consigliabile applicare un disinfettante per cute lesa (non utilizzare l’alcool che oltre ad essere inefficace, può irritare la pelle ). Non rimuovere il foralobi durante le ordinarie operazioni di pulizia al fine di evitare traumi o lacerazioni e coprire le orecchie qualora si utilizzino profumo, lacche per capelli o altro. Sconsigliati, nelle prime settimane, sono i bagni in piscina o al mare. Per questa ragione, la stagione migliore per eseguire la foratura dei lobi è l’inverno.
Dopo circa 6 settimane dalla foratura è possibile con cautela rimuovere l’orecchino foralobi e sostituirlo con un altro monile, ricordando che anche l’oro può causare delle manifestazioni allergiche. Si consiglia, almeno nei bambini più piccoli , di mantenere i foralobi in materiale biocompatibile il più a lungo possibile, almeno un anno, in modo da permettere che il processo cicatriziale si completi del tutto. E’ buona regola lavare sempre gli orecchini con acqua calda e sapone prima di indossarli.
Un’eventuale infezione si manifesta con gonfiore, dolore, rossore e talvolta comparsa di pus; la reazione allergica oltre al gonfiore e al rossore, può dare prurito, esfoliazione della pelle e spesso comparsa di piccole bollicine. In questi casi, è bene rimuovere quanto prima l’orecchino, disinfettare accuratamente la parte ed applicare una pomata antibiotica per almeno sette giorni. Nel caso di sospetta reazione allergica è consigliabile rivolgersi ad un medico che prescriverà una pomata cortisonica ed eventualmente un antistaminico. In entrambi i casi è consigliabile non riapplicare l’orecchino prima che siano trascorsi almeno due mesi. Se trascorso questo periodo il foro si è richiuso, sarà opportuno procedere con una nuova foratura dopo essersi accertati che non vi siano cisti o cheloidi sul lobo da trattare.

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